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Cavoretto (Cavoret o Cavorèt in piemontese, pronuncia [kaʊ’rɛt] o [-et]) è un’ampia frazione fluviale e collinare della Circoscrizione 8 di Torino, situata a sud-est di un tratto torinese della riva destra del Po. Fu un comune autonomo fino al 1889. Il primo sindaco fu Antonio Galliani, nominato l’8 aprile 1806.
Il toponimo deriva dal vezzeggiativo latino di Caburrum, Caborro o Cavorro, a sua volta probabilmente originato da un poleonimo celtico riferito alla piccola tribù dei Caburriates, parenti stretti dei Taurini; il termine celtico cabu o cabo doveva indicare una bocca, un avvallamento o un pianoro inserito tra piccoli rilievi orografici, come probabilmente è avvenuto, ad esempio, per le località Cavoretto di San Secondo di Pinerolo, per la cittadina di Cavour e per frazione Cavorro di Costigliole d’Asti. L’antico insediamento urbano infatti è, ancor oggi, inserito tra la vetta del Bric Della Maddalena e il più basso crinale verso Torino, delimitato dal Parco Europa e Viale XXV Aprile. Nel 1104 poi, il proprietario terriero Milone Dondazio, detto Patono, fece dono di beni e di terreni alla vicina chiesa di Sant’Agnese di Corso Moncalieri, 39 (Borgo Po), pertanto questo avvallamento collinare prese anche il nome di Val Pattonera[1]. Un altro avvallamento, posto un po’ più a sud, prese invece l’antico nome di Val Salice (o Valsalice).
Il comune di Cavoretto fu soppresso e aggregato a quello di Torino a seguito del regio decreto 28 luglio 1889, N. 6339[2].